domenica 29 luglio 2012

AHI, ROBERTO! E ADESSO?

Finalmente è stato possibile  comprendere ”i capi d’indagine” che sono stati aperti a carico di Roberto Formigoni, governatore inossidabile della Lombardia (quarto mandato consecutivo), poco simpatico a Berlusconi che l’ha lasciato lì a macerare in un posto di seconda o di terza fila nella politica nazionale, inviso a buona parte dei Forzaitalioti, per via dei manipoli ciellini e della Compagnia delle Opere che lo sostengono (almeno fino ad oggi, poi si vedrà).  E’ poco amato nel PdL, perché – dopo l’esperienza lombarda plurimandataria, ora giunta allo stop – molti si sono sempre chiesti  “che cosa farà da grande”. Un nuovo partito? Un nuovo gruppo autonomo di “dongiussanisti- sussidiarietisti” con l’intento di diventare la CDU lombarda e condizionare, se non governare la diaspora imponente dal pidipiuelle? Tutti ne dicono una e dicono pure che l’irrequietezza del Prugnaiolo di Arcore, disposto a fare da padre più o meno nobile ad un partito con il mite Angelino in qualità di “portaordini”, si sia agitato, molto agitato, al pensiero che le primarie possano sancire il trionfo di Roberto Formigoni da Lecco. Se così avvenisse, dovrebbe andare sul serio alle Isole Caiman a fare il pensionato , di superextralusso certo, ma sempre pensionato. Una parola che l’Ometto odia più dei tacchi bassi delle scarpe. Ma tornando al nostro Lecchese, l’impianto dell’accusa è semplice e storicamente collaudato: tre o quattro furbetti del quartierino  lombardo della sanità  fanno un mucchio di grana con il servizio sanitario regionale, finchè mandano le casse degli enti in malora (oltretutto furbetti scemi: fossero stati meno ingordi, chi li avrebbe scoperti?). Craxi Buonanima li avrebbe ridefiniti:”Mariuoli”.  Ai furbetti piaceva molto la bella vita, con ville  e barche milionarie, cene grandiose, viaggi alle isole di sogno e tutto il resto che sia ai lavoratori, sia ai disoccupati che pensionati pirla fa venire l’orticaria. Si è scoperto così che pure   il casto Roberto, ama il lusso, le belle donne, la bella vita ed è ricco. Buon per lui. Ma succede che i furbetti vengono colti con le mani nel sacco e, non essendo eroi di sinistra, raccontano tutto ai magistrati, anche quante volte al mese si sono cambiati le mutande.  Salta fuori il nome  del Roberto Formigoni da Lecco, che li frequentava. Il resto è cronaca e gossip.  Anche qui l’ impressione è che la magistratura milanese continui a percorrere la strada inaugurata oltre venti anni fa e che cerchi, in qualche modo, di sbaraccare una classe politica che, oggidì, fa perno attorno al Salvatore della Patria che non ama circondarsi di persone affidabili, come succede per i classici padroni delle aziende ed hanno (i magistrati) scoperto in questa concentrazione di affaristi il lato debole. Bisogna pure dire che  il piacentino Bersani da Ferriere non è che stia meglio, nè sta meglio la sinistra con l’orecchino. Solo che sono meno braccati dalla legge, intenta a fare piazza pulita altrove.
Comunque sia, per il “Governatore-tutto-qua”  si aprono tempi duretti, poi fra qualche anno, finirà tutto o quasi  a schifìo; ma  per ora è  sulla graticola del barbecue. Fino a questo momento la Lega  sta al gioco con una certa prudenza. Infatti da sola, in caso di elezioni anticipate, porterebbe al massimo in regione tre o quattro consiglieri rigorosamente di minoranza, con tanti saluti all’egemonia nordica perseguita da Maroni, a meno che il pidimenoelle, pur di scardinare la situazione, decida di fare un accordo e offrire la presidenza proprio a lui (anche se Gibelli ci sta facendo più di un pensierino…) Tutto è possibile.
In tal caso, bye bye Roby! Sarebbe un bene o sarebbe un male per la Lombardia, soprattutto per i cittadini lombardi? Bella domanda. La sinistra, oggi opposizione, ha il pregio di predicare bene quando non è al governo. Loro hanno ricette formidabili e progetti eccezionali; non sono in grado di fare miracoli, ma molto di più! Poi quando vanno al governo fanno schifo o, al massimo, copiano le stupidaggini che stavano facendo gli altri, naturalmente predicando che non possono fare diversamente. Basta osservare che cosa sta succedendo a Milano: se si votasse oggi, tornerebbe la Moratti alla grande. Gli altri, già sappiamo.  I 5 Stelle, bah, piacerebbe capire che cosa sta succedendo a Parma. Finora ho letto che vogliono stampare moneta. Ricordate gli anni ’80 quando ci fu il diluvio di  monetine di carta, tipo miniassegni,  stampate dalle banche? Non fu proprio una bella idea per i cittadini (ma per le banche, sì, visto che ci guadagnarono  bene). E allora?  Forse meglio andare al mare, per ora; per il peggio c’è sempre tempo.         Tino Berti - Mi

Nessun commento: