Finalmente è
stato possibile comprendere ”i capi
d’indagine” che sono stati aperti a carico di Roberto Formigoni, governatore
inossidabile della Lombardia (quarto mandato consecutivo), poco simpatico a
Berlusconi che l’ha lasciato lì a macerare in un posto di seconda o di terza
fila nella politica nazionale, inviso a buona parte dei Forzaitalioti, per via
dei manipoli ciellini e della Compagnia delle Opere che lo sostengono (almeno
fino ad oggi, poi si vedrà). E’ poco
amato nel PdL, perché – dopo l’esperienza lombarda plurimandataria, ora giunta
allo stop – molti si sono sempre chiesti
“che cosa farà da grande”. Un nuovo partito? Un nuovo gruppo autonomo di
“dongiussanisti- sussidiarietisti” con l’intento di diventare la CDU lombarda e
condizionare, se non governare la diaspora imponente dal pidipiuelle? Tutti ne
dicono una e dicono pure che l’irrequietezza del Prugnaiolo di Arcore, disposto
a fare da padre più o meno nobile ad un partito con il mite Angelino in qualità
di “portaordini”, si sia agitato, molto agitato, al pensiero che le primarie
possano sancire il trionfo di Roberto Formigoni da Lecco. Se così avvenisse,
dovrebbe andare sul serio alle Isole Caiman a fare il pensionato , di
superextralusso certo, ma sempre pensionato. Una parola che l’Ometto odia più
dei tacchi bassi delle scarpe. Ma tornando al nostro Lecchese, l’impianto
dell’accusa è semplice e storicamente collaudato: tre o quattro furbetti del
quartierino lombardo della sanità fanno un mucchio di grana con il servizio
sanitario regionale, finchè mandano le casse degli enti in malora (oltretutto
furbetti scemi: fossero stati meno ingordi, chi li avrebbe scoperti?). Craxi
Buonanima li avrebbe ridefiniti:”Mariuoli”.
Ai furbetti piaceva molto la bella vita, con ville e barche milionarie, cene grandiose, viaggi
alle isole di sogno e tutto il resto che sia ai lavoratori, sia ai disoccupati che
pensionati pirla fa venire l’orticaria. Si è scoperto così che pure il
casto Roberto, ama il lusso, le belle donne, la bella vita ed è ricco. Buon per
lui. Ma succede che i furbetti vengono colti con le mani nel sacco e, non
essendo eroi di sinistra, raccontano tutto ai magistrati, anche quante volte al
mese si sono cambiati le mutande. Salta
fuori il nome del Roberto Formigoni da
Lecco, che li frequentava. Il resto è cronaca e gossip. Anche qui l’ impressione è che la
magistratura milanese continui a percorrere la strada inaugurata oltre venti
anni fa e che cerchi, in qualche modo, di sbaraccare una classe politica che,
oggidì, fa perno attorno al Salvatore della Patria che non ama circondarsi di
persone affidabili, come succede per i classici padroni delle aziende ed hanno
(i magistrati) scoperto in questa concentrazione di affaristi il lato debole.
Bisogna pure dire che il piacentino
Bersani da Ferriere non è che stia meglio, nè sta meglio la sinistra con
l’orecchino. Solo che sono meno braccati dalla legge, intenta a fare piazza
pulita altrove.
Comunque
sia, per il “Governatore-tutto-qua” si
aprono tempi duretti, poi fra qualche anno, finirà tutto o quasi a schifìo; ma per ora è
sulla graticola del barbecue. Fino a questo momento la Lega sta al gioco con una certa prudenza. Infatti
da sola, in caso di elezioni anticipate, porterebbe al massimo in regione tre o
quattro consiglieri rigorosamente di minoranza, con tanti saluti all’egemonia
nordica perseguita da Maroni, a meno che il pidimenoelle, pur di scardinare la
situazione, decida di fare un accordo e offrire la presidenza proprio a lui (anche
se Gibelli ci sta facendo più di un pensierino…) Tutto è possibile.
In tal caso, bye bye Roby! Sarebbe un bene o sarebbe
un male per la Lombardia, soprattutto per i cittadini lombardi? Bella domanda.
La sinistra, oggi opposizione, ha il pregio di predicare bene quando non è al
governo. Loro hanno ricette formidabili e progetti eccezionali; non sono in
grado di fare miracoli, ma molto di più! Poi quando vanno al governo fanno
schifo o, al massimo, copiano le stupidaggini che stavano facendo gli altri,
naturalmente predicando che non possono fare diversamente. Basta osservare che
cosa sta succedendo a Milano: se si votasse oggi, tornerebbe la Moratti alla
grande. Gli altri, già sappiamo. I 5
Stelle, bah, piacerebbe capire che cosa sta succedendo a Parma. Finora ho letto
che vogliono stampare moneta. Ricordate gli anni ’80 quando ci fu il diluvio
di monetine di carta, tipo miniassegni, stampate dalle banche? Non fu proprio una
bella idea per i cittadini (ma per le banche, sì, visto che ci
guadagnarono bene). E allora? Forse meglio andare al mare, per ora; per il
peggio c’è sempre tempo. Tino Berti - Mi
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